Fondo di garanzia prima casa 2018: mutuo acquisto e ristrutturazione

Al fine d agevolare i cittadini nell’acquisto della prima casa, lo Stato, ha attivato già da diversi anni, un fondo, chiamato Fondo di Garanzia dello Stato, ed una serie di agevolazioni fiscali correlate, risultate un vero successo dal momento che tra il 2015 ed il 2016 sono state presentate oltre 14.000 domande e che hanno aderito all’iniziativa del Ministero del Tesoro, 167 banche.

 

Fondo di garanzia prima casa 2018: cos'è?

Che cos'è Il fondo di garanzia prima casa 2018? Il Fondo di garanzia mutui acquisto e ristrutturazione prima casa è un fondo volto alla concessione di garanzie per l'acquisto della prima casa o anche per la ristrutturazione e accrescimento di efficienza energetica di immobili, non di lusso, da adibire sempre a prima casa.

Tale Fondo prima casa 2018, che sostituisce e aumenta il raggio d’azione del vecchio fondo Giovani Coppie ora non più attivo e sostituto appunto dal nuovo Fondo di garanzia per i mutui prima casa, consente di ottenere delle speciali garanzie a tutti coloro che, alla data di presentazione della domanda di mutuo alla banca aderite all’iniziativa, non sono ancora proprietari di altri immobili ad uso abitativo, fatta eccezione per quelli acquisiti per successione anche se in comunione con altri successori, e per quelli dati in comodato d’uso gratuito da genitori o fratelli.

Grazie al Fondo di garanzia mutui prima casa 2018, è lo Stato quindi ad offrire ai cittadini delle garanzie per ottenere mutui ipotecari per l’acquisto di immobili, per la ristrutturazione o per l’accrescimento dell’efficienza energetica di unità immobiliari da adibire a prima casa.

 

Fondo di garanzia prima casa 2018: come funziona, requisiti e a chi spetta?

Come funziona il Fondo di garanzia prima casa 2018?Innanzitutto dobbiamo dire che il Fondo di garanzia mutui prima casa, avendo a disposizione 650 milioni di euro, ulteriormente incrementabili da Regioni ed Enti pubblici, è in grado di offrire garanzie sui mutui ipotecari per circa 20 miliardi di euro.

La garanzia sui mutui prima casa, offerta dal Fondo è consentita e quindi concessa nella misura massima del 50% della quota capitale per un massimo di 250 mila euro. Chi può richiedere le agevolazioni mutuo prima casa sono i cittadini non proprietari di altri immobili ad uso abitativo, ad esclusione di quelli acquisiti per successione o in comodato d’uso titolo da genitori o fratelli, al momento della domanda.

 

Fondo di garanzia mutui prima casa 2018 requisiti:

  • L’immobile ad uso abitativo deve essere ubicato in Italia;
  • L’immobile da adibire a prima casa non deve essere di lusso, perciò non deve rientrare nelle seguenti categorie catastali: A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici).
  • l’immobile non deve avere una superficie superiore e a 95 metri quadrati;
  • l’immobile non deve avere caratteristiche di lusso.
  • il mutuo ipotecario deve essere di importo non superiore a 250 mila euro, concesso dalla banca o intermediario finanziario che ha aderito all’iniziativa in base al Protocollo di intesa sottoscritto l'8 ottobre 2014 tra Ministero dell’economia e delle finanze e Abi.

Riassumendo: Il Bonus e agevolazioni prima casa 2018, concessi dal Fondo di garanzia mutuo prima casa 2018, valgono per:

  • l'acquisto della prima casa;

  • la ristrutturazione della prima casa;

  • l'accrescimento dell'efficienza energetica di immobili non di lusso, adibiti ad abitazione principale del soggetto che stipula il contratto di mutuo.

Pertanto, i giovani che intendono acquistare la prima presentando la domanda al Fondo, possono ottenere le seguenti agevolazioni sui mutui:

  • Mutui ipotecari acquisto prima casa;

  • Mutuo ipotecario non superiore a 250.000 euro;

  • Mutuo con tassi applicati e condizioni, stabiliti dalle singole banche entro i parametri predefiniti. I tassi applicabili a mutui prima casa, sono quelli fissati da euribor o irs, a seconda che la giovane coppia abbia optato per un mutuo a tasso variabile o fisso, al quale si deve aggiungere 1,5% di spread  per i mutui con durata superiore ai 20 anni e 1,20% di spread per i mutui con tasso non superiore a quello pubblicato trimestralmente dal Ministero dell’economia e delle finanze.